Gender, le parole per dirlo

Gender, le parole per dirlo
(National Geographic Italia, gennaio 2017)

Che cosa significa cisgender? Come si vede una persona “non binaria”? Che cos’è l’intersessualità? Piccolo glossario per orientarsi nel controverso tema delle identità di genere e dei loro aspetti culturali, sociali, biologici e politici

A ognuno la sua identità
Per farsi un’idea di quella che è stata definita gender revolution, basta osservare questa foto di gruppo. Attraverso contatti con gruppi di attivisti, National Geographic ha riunito 15 persone che rappresentano un ampio spettro di identità ed espressioni di genere. Le definizioni in corsivo sono state fornite dai soggetti stessi.

1. Harry Charlesworth, 20 anni, queer  |  2. Asianna Scott, 20, modella androgina  |  3. Memphis Murphy, 16, femmina transgender  |  4. Angelica Hicks, 23, femmina etero  |  5. Alex Bryson, 11, maschio transgender  |  6. Morgan Berro Francis, 30, bi-gender  |  7. Denzel Hutchinson, 19, maschio eterosessuale  |  8. Eli, 12, maschio trans  |  9. Ariel Nicholson Murtagh, 15, femmina transgender  |  10. Lee, 16, transboy  |  11. Pidgeon Pagonis, 30, persona non binaria intersessuale  |  12. Shepard M. Verbas, 24, genderqueer non binario  |  13. Cherno Biko, 25, attivista nera/trans  |  14. Jules, 16, transboy  |  15. Alok Vaid-Menon, 25, non binario.

Questo glossario è stato redatto con la consulenza di Eli R. Green, del Centro Studi sulla Sessualità Umana della Widener University della Pennsylvania, e di Luca Maurer, del Centro per la formazione, l’assistenza e i servizi LGBT dello Ithaca College di New York, coautori del volume The Teaching Transgender Toolkit (che potremmo tradurre “manuale per comprendere il transgender”). Agender: Persona che non si riconosce in un genere classificabile come uomo o donna o che non si identifica con alcuna identità di genere.

Androgino: Combinazione di tratti maschili o femminili o espressione di genere non tradizionale.

Cisgender: Persona la cui identità di genere corrisponde al sesso biologico assegnato alla nascita.

Disforia di genere: Detta anche “disturbo dell’identità di genere” è la diagnosi medica per chi ha una forte identificazione nel sesso opposto a quello di nascita. La sua inclusione nel manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) dell’Associazione psichiatrica americana è oggetto di polemiche nelle comunità transgender in quanto implica che si tratti di una malattia mentale anziché di un’identità. Tuttavia, poiché negli Stati Uniti è richiesta una diagnosi formale per ricevere o fornire un trattamento, la disforia di genere può consentire l’accesso a cure mediche a persone che non ne avrebbero diritto. [In Italia la diagnosi è necessaria per attivare il percorso per la riassegnazione chirurgica del sesso e il cambiamento di genere sui documenti anagrafici, che devono essere entrambi autorizzati dal tribunale. Nota della redazione italiana].

Espressione di genere: Il modo in cui una persona esplicita agli altri il proprio genere, il che di solito include lo stile personale, l’abbigliamento, l’acconciatura, il trucco, i gioielli, l’inflessione della voce e il linguaggio corporeo. L’espressione di genere è tipicamente classificata in maschile, femminile o androgina, ma non corrisponde necessariamente all’identità di genere di una persona.

Genere binario: Concetto che prevede la classificazione di genere basata esclusivamente sul sesso assegnato alla nascita anziché su un continuum o uno spettro di identità ed espressioni di genere. Il genere binario è considerato limitante da chi non sente di appartenere a una delle due categorie tradizionali (maschio o femmina).

Genere conforme: Una persona di genere conforme ha un’espressione di genere coerente con le norme culturali previste per quel genere: i maschi sono o dovrebbero essere mascolini, le femmine sono o dovrebbero essere femminili. Non tutte le persone cisgender sono di genere conforme e non tutte le persone transgender sono di genere non conforme. (es: una donna transgender può avere un’espressione di genere molto femminile).

Genere non conforme: Persona la cui espressione di genere è considerata incoerente rispetto alle norme culturali previste per quel genere: maschi non “abbastanza mascolini” o femminei, e femmine non “abbastanza femminili” o mascoline. Non tutte le persone transgender presentano non conformità di genere, né tutte le persone non conformi si identificano come transgender. Anche i cisgender possono essere di genere non conforme. La non conformità di genere è spesso erroneamente confusa con l’orientamento sessuale.

Genderfluid: Persona la cui identità o espressione di genere oscilla tra maschile e femminile o si colloca tra i due.

Genderqueer: Persona la cui identità di genere non è né maschile né femminile, si trova in mezzo o al di là dei generi o è una combinazione di generi.

Identità di genere: Frutto di una consapevolezza interiore e radicata del genere in cui una persona si identifica.

Intersessuale: Termine ombrello che indica una conformazione riproduttiva, genetica, genitale o ormonale che ha come risultato un corpo non facilmente classificabile come maschile o femminile. Il termine è spesso confuso con transgender, benché siano categorie completamente distinte. “Ermafrodito” è oggi considerato termine desueto se non offensivo.

LGBTQ: Acronimo usato per riferirsi a persone e comunità lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e/o che sono in dubbio sulla propria identità. LGBTQ non è sinonimo di “non eterosessuale”, perché questo implica scorrettamente che il transgenderismo sia un orientamento sessuale. Tra le varianti, LGBT e LGBQ.

Marcatore di genere: La designazione che appare sui documenti ufficiali. Per i transgender è il sesso di nascita, a meno che lo cambino legalmente, laddove è permesso.

Non binario: termine che descrive identità ed espressioni di genere che non rientrano nel “binario” maschio/femmina.

Orientamento sessuale: La direzione verso cui si indirizza la preferenza sessuale di un individuo, che può essere attratto da persone dello stesso sesso, del sesso opposto, di entrambi i sessi o a prescindere dal sesso o dal genere. Chi non prova attrazione sessuale può definirsi asessuale. L’orientamento sessuale riguarda l’attrazione verso gli altri (esterno), mentre l’identità di genere è il senso di sé (interno).

Pronomi: Il pronome che una persona sceglie di usare per riferirsi a se stessa è il più rispettoso e preciso e va rispettato. Perciò è sempre meglio chiedere a una persona quali pronomi preferisce. Nella lingua inglese, oltre ai comuni “lui” (he), “lei” (she) e “loro” (they), di recente sono stati coniati altri pronomi di genere politicamente corretti come “zie” e “per”.

Queer: Termine ombrello che identifica persone non eterosessuali e/o cisgender. Storicamente denigratorio, è stato riabilitato da alcuni ma è ancora considerato offensivo da altri.

Soppressione della pubertà: Processo medico che sospende i cambiamenti ormonali che avviano la pubertà nei giovani adolescenti. Ne consegue un ritardo dello sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie (crescita del seno o dei testicoli, crescita dei peli del viso, ridistribuzione del grasso corporeo, cambiamenti della voce). Il blocco concede più tempo per decidere se intervenire con trattamenti ormonali e può impedire l’aumentata disforia che spesso accompagna la pubertà nei giovani transgender.

Transessuale: Termine obsoleto che in passato era usato per riferirsi a una persona transgender che avesse subito interventi ormonali o chirurgici per cambiare il proprio corpo in modo da essere più conforme a un’identità di genere diversa dal sesso assegnato alla nascita. Benché usato tuttora da alcuni come definizione sommaria dell’identità, è generalmente da preferirsi il termine “transgender”.

Transgender: A volte abbreviato in “trans”, questo aggettivo è usato per descrivere una persona la cui identità di genere non corrisponda al sesso biologico assegnato alla nascita. Può riferirsi a uno spettro di identità che comprende ragazzi e uomini transgender – persone che si riconoscono come ragazzi o uomini ma alle quali sia stato assegnato il sesso femminile alla nascita – e ragazze e donne transgender, persone che si sentono ragazze o donne ma alle quali sia stato assegnato il sesso maschile alla nascita.

Transizione medica: Una serie di interventi medici che comportano trattamenti ormonali e/o chirurgici per cambiare il corpo di una persona in modo che corrisponda alla sua identità di genere. La transizione medica è il trattamento medico generalmente accettato per la disforia di genere.

Fonte: The Teaching Transgender Toolkit, di Eli R. Green e Luca Maurer

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