Guarire la terra: gli 8 obiettivi del millennio in 8 storie

“Gli 8 obiettivi del millennio in 8 storie”.

17 aprile 2015, h. 20.45, Teatro Mpx, via Bonporti 22, Padova.

Con Vasco Mirandola, Martina Pittarello e le musiche dal vivo della Piccola Bottega Baltazar. Ingresso libero.

La storia del progetto – la Word Social Agenda e gli Otto obiettivi di Sviluppo del Millennio

Era il 2007 quando Fondazione Fontana, allora diretta da Marina Boetti, decise di collegare il progetto della Word Social Agenda all’agenda globale dettata dall’Onu in cui venivano lanciati gli obiettivi di sviluppo del millennio: 1. Sradicare la povertà estrema e la fame; 2. Assicurare l’istruzione primaria a tutti i bambini e le bambine; 3. Promuovere la parità tra uomo e donna; 4. Ridurre la mortalità infantile; 5. Migliorare la salute materna; 6. Combattere l’HIV, la malaria e le altre malattie; 7. Migliorare la qualità della vita e il rispetto dell’ambiente; 8. Lavorare insieme per lo sviluppo umano.

L’intenzione di assumersi un ruolo e una responsabilità di fronte alla società civile per creare una cultura del diritto, si è concretizzata in un progetto di otto anni che ha coinvolto scuole e territori di Padova e Trento.

Ecco quindi l’idea di un conto alla rovescia per arrivare al 2015, anno fissato dall’Onu per il raggiungimento degli obiettivi stessi, che, iniziando con l’ultimo degli obiettivi “lavorare insieme per lo sviluppo umano”, ha voluto dare un metodo di cammino: lavorare in rete, con un “approccio comunitario” (come lo chiama il St. Martin CSA in Kenya, partner da sempre di Fondazione Fontana) come imprescindibile premessa per qualsiasi azione.

Di anno in anno si è rinnovato, rinsaldato e accresciuto il numero dei partner, donatori e collaboratori pubblici e privati che hanno reso possibile la realizzazione di questo percorso didattico e culturale nelle classi primarie e secondarie di primo e secondo grado delle scuole di Padova e provincia. In otto anni sono stati coinvolti oltre 21mila studenti, 882 classi e ben 220 insegnanti, dal Primo, Secondo e Settimo Istituto comprensivo del Comune di Padova, dai licei scientifici di Padova Cornaro, Fermi e Curiel all’artistico Modigliani, dal Calvi al Duca D’Aosta al Galilei e Mattei di Selvazzano, fino ai comuni di Abano, Cadoneghe, Limena, Vigonza, Piombino Dese, Vigodarzere, Campodarsego, San Biagio di Teolo, Este, Campo San Martino…

“Ruolo fondamentale ha avuto, nel progetto padovano, la scuola. Un gruppo sempre più folto di insegnanti di tutti gli ordini e gradi, affiancato da educatori provenienti da diverse realtà del territorio, ha seguito questo progetto impegnativo che richiedeva una formazione continua, allargando in modo critico e complesso gli orizzonti proposti dai singoli obiettivi, in modo da diventare loro stessi i primi depositari e motori della riflessione e dell’approfondimento per le loro classi nel presente e nel futuro”. E’ questa, secondo Francesca Benciolini, responsabile del progetto per Padova, “la garanzia che il progetto World Social Agenda non resterà uno spot ma potrà continuare attraverso l’impegno di chi a scuola lavora ogni giorno e che, nell’acquisizione di metodi, sensibilità e contenuti condivisi, potrà trovare motivazioni e spunti per continuare la riflessione con i propri studenti”. Il percorso World Social Agenda proseguirà infatti rinnovando la scelta delle tematiche globali, che nel prossimo biennio saranno “guerra e diritto alla pace”, tematica molto sentita dagli studenti stessi, e “migrazioni e diritto al futuro”, che raccoglie una delle sfide imprescindibili del nostro millennio.

Lo spettacolo – “Guarire la terra” – Gli otto obiettivi del Millennio in otto storie

Venerdì 17 Aprile alle 20.45 andrà in scena al Cinema Teatro MPX di via Bonporti a Padova, “Guarire la terra”, spettacolo prodotto da Fondazione Fontana con Vasco Mirandola, Martina Pittarello e la Piccola Bottega Baltazar.

Un viaggio lungo otto storie, per raccontare con parole, immagini e musiche gli otto obiettivi di sviluppo del millennio sottoscritti dall’Onu nel 2000, a ritroso dall’ultimo al primo, facendo riflettere su alcuni temi universali, interagendo e prendendo spunto dal percorso culturale di educazione, sensibilizzazione e informazione condotto dalla World Social Agenda.

“Lo spettacolo – dichiara Vasco Mirandola – prende spunto da tante storie di lotta, di dolore, di ingiustizie, ma anche di buone pratiche, di imprese straordinarie, un giro per il mondo in mezzo a voci che chiedono, sostengono, indicano, toccano il cuore, che è la nostra parte sana. Ecco forse lo spettacolo parla di questo: alimentare la capacità del nostro cuore di sentire, toccare, vedere, sostenere, partecipare, aiutare, collaborare, rispettare… e facciamolo insieme, perché nell’insieme siamo tanti e quindi tante possono essere le medicine”.

Partendo dalle storie di “ME, WE Only through community”, il documentario e libro di Fondazione Fontana sul Saint Martin (organizzazione di Nyahururu, nel nord del Kenya per le persone più vulnerabili), si vuole sottolineare l’importanza della comunità e dell’incontro per lo sviluppo umano (obiettivo 8). Poi il viaggio conduce, attraverso il discorso del Grande Capo tribù degli indiani pellerossa Suwamish, al tema del miglioramento della qualità della vita e del rispetto per l’ambiente (ob. 7), per giungere, attraverso una testimonianza toccante, al sesto obiettivo, lotta all’Aids, malaria e altre malattie. La visione delle interviste di Marco Zuin alle donne e alle mamme affronta l’obiettivo 5 sul miglioramento della salute materna, e sempre materno è lo sguardo sul quarto obiettivo, la riduzione della mortalità infantile. Di forte impatto il racconto che riguarda il terzo obiettivo, la promozione della parità tra uomo e donna, così come, con uno squarcio sulla vita di Malala, si affronta il tema della garanzia di un’istruzione primaria per tutti i bambini e le bambine (ob. 2). Con il primo obiettivo, sul diritto al cibo, la povertà estrema e la fame, le storie di Ibrahim Abuleish e Vandana Shiva, dei movimenti di Via Campesina, si chiude simbolicamente un cerchio ritornando all’importanza delle dimensione cooperativa e comunitaria.

“Abbiamo scelto il titolo “Curare la terra” – prosegue Vasco Mirandola – perché la terra è malata, ha bisogno di cure e dell’impegno di tutti, se la terra soffre soffriamo anche noi, o forse è proprio perché noi soffriamo che la terra soffre. “Se gli uomini sputano sulla terra, sputano su se stessi”, dice nel suo bellissimo discorso il “selvaggio” Capo Seattle citato nello spettacolo. Sono i pensieri da guarire, quelli che si traducono in azioni dissennate. Allora guarire è cercare insieme delle medicine, che sono riflettere, condividere, agire per e non contro la terra, contro la vita, contro un altro essere umano”.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.

Fondazione Fontana Onlus, con sede a Padova e a Trento, opera dal 1998 per realizzare progetti di pace, cooperazione internazionale ed educazione alla mondialità. Con diverse attività intende promuovere la cultura della solidarietà, sia a livello nazionale che internazionale, con un approccio dal basso che parta dalla comunità. I principali campi di attività sono la cooperazione internazionale, l’educazione, l’informazione, il microcredito e la microfinanza.

www.fondazionefontana.org

World Social Agenda (WSA) nasce nel 2000 come un percorso culturale di educazione, sensibilizzazione e informazione, che si svolge con cadenza annuale, su temi di carattere sociale ed internazionale. Coinvolge i gruppi giovanili, gli educatori, il mondo istituzionale sia nell’ideazione sia nella realizzazione di diverse attività e si svolge in parallelo nei due territori in cui la Fondazione Fontana Onlus è attiva (province di Padova e Trento). Il fattore di orginalità che caratterizza il percorso sta nell’approccio che anima tutte le attività condotte:un modo di intendere l’educazione allo sviluppo che trova le sue radici profonde nella creazione di relazioni stabili e costruttive con realtà molto eterogenee del territorio, tra cui scuole, gruppi giovanili, ong/associazioni, centri religiosi e laici, comunità immigrate, istituzioni.

www.worldsocialgenda.org

Vasco Mirandola, artista eclettico, attore di teatro, cinema e televisione, scrittore e regista, vive a Padova. Nelle sue produzioni artistiche unisce linguaggi diversi, alimentando una visione “poetica” della realtà”. Lungo il suo percorso artistico e umano è sempre emersa una particolare sensibilità ai temi della diversità e del bisogno. La sua collaborazione con Martina Pittarello e la Piccola Bottega Baltazar è da tempo solida e proficua.

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